Un progetto al quale i genitori di Seconda stella a destra tengono moltissimo perché nasce insieme alla nostra associazione come primo progetto rivolto ai bimbi con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche a individui sani. Il temine Ippoterapia ha cambiato nome dal 2021 infatti oggi si parla più in generale di “Interventi Assistiti con gli Animali” che hanno, come l’ippoterapia, anch’essi valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa e prevedono l’impiego di animali domestici.

Il cavallo ha un effetto terapeutico, basato sul rapporto di dialogo che si instaura tra il bambino ed il cavallo, realizzato mediante un linguaggio sensopercettivo e motorio che coinvolge il profilo emozionale. Inoltre ha una risorsa riabilitativa determinata dal suo movimento dinamico, naturale e costante. Il passo dell’animale è un movimento complesso che deriva da spostamenti sul piano frontale, sagittale e orizzontale, determinando il la tridimensionalità.

Il bambino fragile può incontrare, osservare e commentare aspetti della propria personalità, nella misura in cui, inconsapevolmente, li vede nell’animale. Egli osserva le modalità di funzionamento, riscontra strategie di relazione o fuga, vede i suoi successi, l’efficacia dei suoi comportamenti e riscontra anche gli effetti negativi di tratti caratteriali negativi dell’animale. L’andare a cavallo, quindi, non solo sollecita una grandissima quantità di stimolazioni neurosensoriali, ma anche sentimenti ed emozioni intense che, se sostenute, attraverso l’atto educativo e terapeutico, devono mirare alla massima autonomia che consente al bambino di sviluppare capacità decisionali e favorire le sue autonomie personali, domiciliari, sociali, strumentali.

Questa relazione può sviluppare reazioni interne, riattivare vissuti, liberare contenuti emotivi e affettivi contenuti o rimossi nel tempo. L’animale diventa un “ponte” che offre l’attivazione di un percorso personale. Nasce cosi la nostra certezza di volerlo promuovere tra i bimbi fragili, soprattutto alla luce dei tagli di prestazioni riabilitative operati dalla nostra ASL, e di voler creare dapprima dal 2013 una convenzione con il maneggio che realizza oggi il nostro progetto Il Quiliano Riding Club.

Dopo tanta divulgazione in piazza(vedi video nell’articolo del 19/11/2012), con l’aiuto di chi è potuto venire a toccare con mano i benefici della riabilitazione con il mezzo del cavallo sui bambini con disabilità e con il sostegno puntuale e crescente di un Amico donatore al quale siamo molto grati, siamo riusciti a triplicare in tre anni il numero dei bimbi iscritti al Progetto “Un cavallo per amico, dedicato a Marta” avviato nel 2010 con 4 bimbi, poi nel 2021 con 9 bimbi ed oggi con 13. Poter ricevere un aiuto economico maggiore degli scorsi anni, non solo ci ha permesso di riavviarlo concretamente tale progetto ma, ancora di più, ci sta permettendo davvero di allargare la cerchia dei bimbi coinvolti che, soprattutto in questo momento delicato di grandi restrizioni e paure per la situazione emergenziale legata al l’infezione da sars Cov-19, possono uscire dalla Sindrome della Capanna a cui sono stati costretti a vivere soprattutto i bimbi fragili ed ultrafragili.

Un impegno settimanale in maneggio, una merenda insieme ad altri, momenti di inclusione e di cura degli animali, 12 mesi di trattamenti con 1-2 sedute settimanali di riabilitazione con il cavallo e sedute dedicate alla Pet therapy per soggetti ultrafragili, personale qualificato in un ambiente aperto ed accogliente, un medico specializzato per la pianificazione degli Interventi Educativi Individualizzati con il cavallo che saranno effettuati insieme ad un equipe multidisciplinare composta da un Responsabile di Progetto, un Referente di Intervento e un Coadiutore del cavallo, presso la struttura Quiliano Riding Club, Via XXV Aprile, 26 a Valleggia.

Grati per questa terza edizione e per chi crede in ciò che stiamo portando avanti da anni.