Perchè un tuo piccolo gesto…. per noi conta tanto

Davvero può un piccolo gesto sostenere alcuni piccoli ma importanti progetti ed eventi per le nostre famiglie? Si, se lo facciamo in tanti, lo può fare.

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Abbiamo, in collaborazione con gli operatori del Giardino Sonoro della cooperativa Progetto Città, un laboratorio artistico musicale, espressivo-relazionale e psicomotorio rivolto ai bambini 6/16 anni(Il vaso dei suoni, 4^edizione) in corso per l’anno 2017/2018, l’energia e l’entusiasmo dei bambini che sono contagiosi. Abbiamo una giornata ricreativa per i bambini e degli incontri per le famiglie da programmare. Abbiamo un progetto di adeguamento, per le esigenze dei bambini più fragili, legato ad un maneggio nel savonese, con il quale abbiamo in essere una convenzione dal 2014 , al fine di rendere l’ippoterapia maggiormente accessibile anche nei mesi più freddi e caldi dell’anno.

Abbiamo in mente una sede che si potrebbe materializzare entro fine anno e tanti progetti con laboratori mirati e realizzati in collaborazione con educatori qualificati da proporre ai nostri bambini. Abbiamo a cuore l’avvio di uno sportello dedicato ai neogenitori, incontri di aiuto in gruppo ed individuali, per sostenerli e sostenere le famiglie concretamente sin dalle prime difficili fasi della diagnosi, per incontrare i giovani genitori ed aiutarli a distrecarsi in un mondo in cui si viene catapultati senza alcuna preparazione. Abbiamo pensato ad un progetto da proporre alle scuole per farsi che i piccoli, sin dalla scuola primaria, non temano la diversità ma anzi la imparino a conoscere e a rispettare per la ricchezza che essa porta con se.

Un spettacolo teatrale che descriva in chiave ironica la disabilità al femminile. Sostenendoci aiuti questo, aiuti noi.

Pensaci. Divulgaci. Vieni a conoscerci e a far parte delle nostre famiglie negli eventi in piazza, nelle giornate in fattoria didattica o in qualche parco giochi.

La diversità la creiamo noi adulti e la trasmettiamo senza nemmeno rendercene conto.

Perchè i bambini, se riescono a restare liberi da condizionamenti e preconcetti, sono, restano e sanno fare i bambini. Anche se su una carrozzina, con degli occhiali spessi o con una protesi acustica, con una stampella o un gesso al braccio.

In qualunque contesto, in ogni tempo e fuori ogni discussione, loro amano senza condizioni e lo esprimono senza provare vergogna, dicono ciò che pensano, chiedono ciò che non sanno, si adattano alle proposta di gioco degli altri pur di giocare insieme, sanno concedersi e sanno trovare strategie relazionali ed emozionali per dimostrarsi reciproco affetto.

Un cammino insieme alle famiglie che vivono una circostanza difficile per ciò che è capitato al loro figlio non significa isolarli in un gruppo chiuso di genitori che hanno lo stesso loro vissuto. Ma aprirli anche ad altre famiglie e soprattutto alla speranza. La stessa che ci permette di sperimentare momenti di pace destinati a regnare quando noi per primi riusciamo a scorgere l’invisibilità di un meraviglioso arcobaleno dopo una forte tempesta.

In allegato alcuni scatti della nostra ultima gita insieme alle famiglie socie e a quelle sostenitrici. A dimostrazione che insieme si può fare